Resta sintonizzato

Caivano

CAIVANO. Idea Nuova chiarisce la sua collocazione. Le parole del Presidente Luigi Lanna

Pubblicato

il

CAIVANO – Tra poco, il 22 agosto per l’esattezza, si dovranno presentare le liste. Per la maggior parte i giochi sono fatti, c’è solo da puntellare qualche lista e ultimare la burocrazia utile per gli adempimenti validi per la presentazione e poi si darà ufficialmente il via alla Campagna elettorale.

Chi ha deciso di non scegliere da che parte stare è l’ex Sindaco Monopoli che nonostante la sua casa sia stata meta di tutti i personaggi del panorama politico caivanese in cerca di aiuto elettorale è rimasto coerente con le sue idee di rinnovamento, le stesse idee che non ha trovato in nessuno degli schieramenti presenti sul territorio.

Dello stesso avviso è il Presidente del Movimento politico/culturale “Idea Nuova” lo stesso movimento che poi avrebbe dato il nome alla lista dei monopoliani in caso di alleanze elettorali. Così davanti ai nostri taccuini il Dott. Luigi Lanna: “Caivano non può fermarsi! La storia tende a scavalcare la quotidianità e a ragionare per grandi spazi. Il movimento culturale di Idea Nuova, fin dalla fondazione nel 2007, ha sempre interpretato le circostanze attraverso la lente di ingrandimento della nostra cultura e della nostra tradizione. Quindi inevitabilmente, in quanto appunto movimento a trazione culturale e tradizionale, ci siamo scontrati col Moloch dell’apparato politico- amministrativo locale, un coacervo di lacci e di pastoie che serviva un sistema che poco aveva a che fare col bene pubblico e molto con gli interessi privati. E’ stato perciò inevitabile, per noi che volevamo considerarci l’avanguardia delle istanze popolari caivanesi, la metamorfosi, la trasformazione, cioè, in movimento politico. Abbiamo riscontrato un notevole successo elettorale in varie competizioni fino al 2015, quando, insieme ad altre liste, siamo riusciti ad esprimere il sindaco. Abbiamo sostenuto SIMONE MONOPOLI durante tutto il suo travagliato percorso, consci che stavamo operando per il tanto auspicato cambiamento. Purtroppo dopo 27 mesi abbiamo dovuto prendere atto della traumatica interruzione della nostra azione amministrativa, dovuta non già alla nostra incompetenza ma alla miopia dei nostri avversari e dei TRADITORI che tramavano alle nostre spalle. Oggi si ripresenta la possibilità di partecipare alla campagna elettorale per il governo del paese, ma avremmo dovuto farlo senza la guida del nostro fondatore che, UNICO di trentottomila cittadini, è stato dichiarato incandidabile. Purtroppo, come lista, non abbiamo trovato le giuste opportunità e una collocazione consona alle nostre aspirazioni. Vorrà dire che, in sintonia col nostro leader, prenderemo anche noi una pausa, consci, però, che non sarà definitiva. Questa momentanea vicissitudine non ci fermerà, daremo comunque il nostro contributo come comuni cittadini, e ognuno di noi sarà libero di votare secondo coscienza. Vigileremo come sempre sull’operato di chi amministra cercando di tutelare l’interesse di tutti. Lo spirito che ci​ anima è stato e sarà condizionato da indomabili forze elementari che mai potranno essere controllate perché pure e ispirate alla libertà e all’uguaglianza di tutti gli uomini davanti a Dio e alla legge. Troveremo, tutti insieme, altre forme per contribuire al riscatto della nostra amata Caivano”.

Da queste dichiarazioni appare lampante la volontà dei monopoliani di continuare a far parte della vita sociale e politica del territorio senza aver nessun ruolo all’interno della casa comunale ma semplicemente vigilare sull’operato della politica secondo quello che dovrà essere l’interesse di tutti i caivanesi. In poche parole quello che erano le prerogative del Movimento 5 stelle ai suoi albori avere il fiato sul collo degli amministratori e vigilare sul loro operato.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caivano

De Luca torna sull’argomento: “Don Patriciello non ha il monopolio della lotta contro la camorra”

Pubblicato

il

NAPOLI – Non si placa la polemica intorno alle parole dichiarate dal Governatore De Luca nel suo intervento social a riguardo la satira usata nei confronti del prete Maurizio Patriciello.

Dopo il botta e risposta avuto direttamente con la Premier Meloni, il Presidente della Regione Campania è tornato di nuovo sull’argomento e alcuni minuti fa, attraverso la sua pagina social ha scritto: “In relazione al polverone sollevato dall’on. Meloni, che non ha evidentemente nulla di serio di cui parlare, è utile precisare che la mia battuta non riguarda don Patriciello, ma la scorrettezza di chi ha strumentalizzato a fini di propaganda politica – quando ha presentato l’ipotesi di premierato – figure pubbliche che non c’entrano nulla con le riforme costituzionali.

Quanto a don Patriciello, sia detto con il massimo rispetto, ma con assoluta e definitiva chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non ha il monopolio della lotta contro la camorra. Ci sono innumerevoli cittadini, lavoratori, uomini di Chiesa e giovani, che sono quotidianamente e silenziosamente impegnati in questa battaglia. E che qualcuno di noi questa battaglia la fa da cinquant’anni, e magari avendo rinunciato a ogni scorta.

Per il resto, siamo impegnati oggi in un lavoro importante e positivo, anche con il contributo fondamentale del mondo religioso, sui temi della famiglia e della relativa legge regionale a cui stiamo lavorando. E stiamo combattendo, da soli, per sbloccare le risorse decisive per aprire cantieri e creare lavoro.

Suggerirei a don Patriciello, amichevolmente, di avere un po’ più di ironia, soprattutto quando ci si presenta non sul piano dei rapporti istituzionali relativi alla tutela del nostro territorio, ma sul piano improprio della politica politicante”.

Il pensiero che parecchi cittadini hanno sempre formulato ma che hanno sempre represso finalmente si è palesato nelle parole del Governatore De Luca. Come li definiva Leonardo Sciascia, questi personaggi possono essere ascritti tra i “professionisti dell’antimafia” mentre c’è gente che in maniera silente e mettendo a repentaglio la propria vita, senza alcuna protezione, lotta contro la criminalità mettendo alla luce tutte le sue malefatte ogni giorno.

Continua a leggere

Caivano

CAIVANO. Occupazioni abusive al Parco Verde. Dissequestrate due abitazioni dal Tribunale del Riesame.

Pubblicato

il

CAIVANO – Prosegue il processo di legalità nel comune gialloverde e precisamente al Parco Verde. I lavori della Procura volti ad individuare le occupazioni abusive all’interno dell’agglomerato caivanese stanno proseguendo e all’interno di essi c’è da registrare l’ottimo lavoro svolto dall’Avv. penalista e Prof. di Diritto Penale Michele Dulvi Corcione che è riuscito a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati per due famiglie sue assistite.

Infatti, per due famiglie caivanesi del Parco Verde è terminato l’incubo grazie al fatto che il Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere ha annullato il sequestro degli immobili che secondo la Procura della Repubblica risultavano essere occupati abusivamente.

A quanto pare, queste, sono state le uniche due famiglie a godere di tale provvedimento. Come ebbe a dire anche il Prefetto Michele Di Bari, ogni caso è a se e queste due famiglie, grazie al solerte lavoro del loro avvocato, sono riuscite a dimostrare l’effettivo lecito utilizzo del proprio immobile. Tutto bene ciò che finisce bene.

Continua a leggere

Caivano

Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco

Pubblicato

il

12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.

Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy